MUSEO LA CONTEA DEL CARAVAGGIO. PROMOZIONE ARTISTICHE s.r.l.s.
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STUDIO LEGALE
Avv. Angelo Russo
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Aurelio Bruni
Aurelio Bruni nasce a Blera (VT) il 15 ottobre 1955.
Vive e lavora in Umbria. Si diploma in Scenografia all’istituto d’arte di Spoleto e dall’età di 19 anni inizia a dipingere sistematicamente ad olio, praticamente da autodidatta in quanto questa tecnica non veniva esercitata a scuola.
Parallelamente svolge attività di musicista, dopo il diploma di Trombone conseguito presso il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia.
Prevale in lui la passione per la pittura e con una certa continuità organizza e partecipa a mostre collettive e personali che a tutt’oggi sono numerose e sempre più proiettate oltre i confini nazionali.
La pittura di Bruni muove da radici surrealiste ma col tempo si orienta verso un intimismo lirico e simbolico, supportato da una politezza del segno e una ricercata preziosità e valenza del particolare. Gli oggetti animati ed inanimati acquisiscono pari dignità e la resa quasi iperreale e manierista della loro “materia” esterna è solo il velario dietro cui scorgere, ad una lettura più profonda, l’essenza della loro anima.
Il virtuosismo stilistico di Bruni è tale da riuscire a descrivere nei minimi dettagli la consistenza materica degli elementi raffigurati, suggerendone persino le sensazioni tattili-visive: le superfici fredde e finemente polite dei marmi scolpiti, le bucce rugose degli agrumi contrapposte a quelle lisce e lucenti delle mele, gli effetti serici dei broccati, le consunte pagine di un polveroso libro, la scintillante luminosità dell’oro o dei metalli, la lucentezza diafana dell’acqua e delle lacrime, le voluminose morbidezze dei capelli, la trasparenza dei vetri sui quali si riflettono gli oggetti.
Poliedrico, raffinato e sensibile, solitario, riflessivo e fecondo è l’animo di Aurelio Bruni,nutrito dallo splendore dell’arte e dell’armonia della musica. Con il coraggio della coerenzal’artista persegue la propria ricerca espressiva per offrire una possibile chiave di lettura della realtà, suggerendo così un senso da dare a questo multiforme e travagliato presente.