Diego Valentinuzzi

RIFLESSIONI SUL MIO MONDO INTERIORE

In queste mie opere ho conservato il concetto dell’arte come irrazionalità apparentemente “ Emblematica,” dove la mia produzione rappresenta un riflesso inquieto visionario nel procedere per simboli e allusioni, praticamente un scandaglio del proprio inconscio che da oscurità si trasmuta in luce, con la presenza di immagini ideali in una godibile frantumazione visionaria.

Dunque, un palcoscenico di meditazione da cui appaiono presenze di immagini scritte inneggianti alla Pop Art, bocche rosse, oppure della numerologia non casuale in un insieme decorativo, abbinati a inserimenti di presenze di opere museali del 600/700. Questi lavori possiamo definirli momenti conclusivi che sorgono da esperienze del vissuto ma..non viste in maniera di tragedia.. ma, di  serena commedia  dell’inconscio dire una voluta Anti –filosofia, dove ognuno di noi può attingere qualche suggestione nascosta della memoria…


Diego Valentinuzzi, (Monfalcone 1953), pittore italiano contemporaneo

Dopo la frequentazione del triennio “ Istituto superiore di Stato per l’artigianato”, la sua attività nel mondo dell’arte prosegue. Nel 1974 si  trasferisce a Roma fino al 1976, in un andirivieni tra la Capitale e la sua città, dove approfondisce la sua formazione artistica, che matura tuttavia attraverso diverse esperienze . In seguito, al rientro a Monfalcone collabora assiduamente con atelier artistici e design per la realizzazione di trompel’oeil, decorazioni varie per american bar, discoteche, navi da crociera. Fondamentale l’incontro con diversi galleristi per la diffusione delle sue opere tramite le allora prime aste televisive, che gli hanno permesso di valorizzare i propri lavori in tutta l’Italia settentrionale, inoltre si è adoperato da molti d’anni come interlocutore di rassegne d’arte di artisti giuliani a Venezia presso la Scoletta di San Zaccaria  e Palazzo delle Prigioni Vecchie. Ha contribuito anche per un lungo periodo con il critico d’Arte Vittorio Sutto nella trasmissione televisiva “il segno e il colore” in onda su Telefriuli . Inoltre dal 2019 collabora con la rivista  territoriale “La lanterna” nella pagina dedicata alla cultura “ In viaggio con l’arte”.

Tra le sue presenze principali ricordiamo le partecipazioni agli eventi collaterali della 53° Biennale di Venezia “ Fare mondi ”, curata da Daniel Birnbaum , con il progetto  “ Blue zone “,che lo vede direttore artistico  promotore U.C.A.I. e alla 55° Biennale “ Palazzo enciclopedico”, con il progetto “ Over play ”, promossa da Goethe Institute e dal Consolato di Germania, con la direzione artistica di Massimiliano Gioni, dove in quest’ultima edizione gli viene dedicata una pagina sul catalogo generale

Sue opere si trovano in permanenza presso

_ Messina Sant’Angelo di Brolo “Museo degli Angeli “

_ Teramo Giulianova “ Museo dello Splendore “

_ Mantova Castel d’Ario “ Museo Sartori “

_ Trieste “ Palazzo della Regione”

_ Torino Moncalieri “ Pinacoteca A. Arduino “

_ Gaeta “ Pinacoteca Giovanni da Gaeta “

_ l’Aquila “Museo Sperimentale di Arte Contemporanea”

_ Pescara Nocciano “ Museo delle Arti Castello di Nocciano “

_  Gorizia Gradisca d’Isonzo “Chiesa di Santo Spirito “

_ Avellino Teora Museo Pinacoteca di Arte Contemporanea

_ Corea del Sud M.Chang Kil-Hwan Art Museum

_ Milano Collezione Duilio Zanni

La documentazione fotografica e la bibliografia di Diego Valentinuzzi è archiviata presso:

L’archivio Biennale di Venezia Palazzo Correr Resina (VE)

Museo delle Arti Palazzo Bandera Busto Arsizio (VA)

Museo “Mjstique” Isola di Malta 

Museo “Maga” Gallarate (Vr)

Museo “Revoltella” Trieste

Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” Trieste

Musei Civici di Feltre Galleria d’Arte Moderna “Rizzarda” Feltre (Bl)

Galleria d’Arte Moderna “raccolta Lercaro” (Bo)

Museo dello Splendore Teramo

Museum of Modern Art M.O.M.A. New York

Museo Civico di Crema e del Cremasco Crema

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Monfalcone

www.diegovalentinuzzi.com